Un’antica passione        [Quivedo Stories #13]

Giulio e Stefano si erano visti per pranzo nella Trattoria “Il Cucchiaio D’oro”. Avevamo scherzato e riso per tutto il tempo, era il loro sabato dedicato, da tempo avevano deciso di vedersi ogni sabato del mese e stare insieme. Amici storici, da quando Stefano si era sposato avevano dovuto diradare inevitabilmente la frequentazione ma si erano imposti quella mezza giornata in compagnia, felici, come sempre, di trascorrere del tempo insieme.
-    Ma lo sai che Elisa si è mollata da suo marito! –
Elisa era stata l’amore storico di Giulio, amata platonicamente, come nella miglior tradizione cavalleresca, l’aveva, fin da ragazzino desiderata senza mai dichiararsi, finché lei si era fidanzata con l’odioso Venzi, che da quel momento era diventato pedina mobile di invettive e prese in giro.
-    Ma cosa dici??? Se li ho incrociati poco tempo fa proprio in piazza, ancora quella faccia da schiaffi mi fa venire un gran nervoso, non finirò mai di chiedermi cosa ci ha trovato lei! –
-    Da fonte sicura, un’amica di mia moglie molto affidabile, abbiamo saputo che è stata lei a buttarlo fuori di casa, dopo l’ennesimo debito creato per il vizio del gioco, adesso lei è ritornata single, anche se non esce mai. Lavoro e casa, casa e lavoro.
Elisa lavorava da tanti anni nel negozio di merceria che le avevano lasciato i suoi genitori, e che si trovava guarda caso proprio vicino alla Trattoria.
-    Dai troviamo una scusa e passiamo dal suo negozio a fargli un saluto – Esultò Stefano che era già al digestivo e aveva iniziato ad aver bisogno di muoversi.
Giulio non aveva nemmeno risposto pensando che stesse scherzando ma poco dopo Stefano aveva rincalzato di nuovo.
-    Dai passiamo di lì e gli facciamo un saluto, in fondo eravamo tutti e tre nella stessa classe alle medie, per me le fa piacere –
-    Ma cosa stai dicendo… e poi a quest’ora il negozio è chiuso, e comunque come ti presenti … Ciao ho saputo che ti sei mollata dal Venzi e abbiamo pensato di venire qui a vedere come stavi!
Avevano riso e per un’altra mezz’ora sembrava che l’idea della visita fosse stata accantonata ma poi quando erano usciti dalla Trattoria Stefano aveva rincalzato di nuovo
-    Dai facciamo un salto a vedere se il negozio è aperto, sono già le tre, per me lei ha già aperto! -
Senza nemmeno attendere la sua risposta aveva aumentato il passo e si era diretto nella direzione del negozio, Giulio lo aveva tirato per la giacca tentando di fargli cambiare idea ma era stato inutile.
Sul piazzale davanti al negozietto erano già apparsi i carrelli della piccola esposizione, s’intravedeva la porta d’ingresso aperta. Una figura femminile stava sistemando le cose entrando e uscendo. I capelli raccolti in una coda le arrivavano alle spalle, indossava un paio di occhiali da sole che le donavano un’aria ancora più affascinante. Appena li aveva visti fermi davanti al negozio si era fermata con uno scatolone in mano e li aveva fissati. Giulio aveva ammirato l’ovale perfetto del viso, lo sguardo era nascosto dietro agli occhiali da sole che ora riconosceva come un modello Tiffany che ricordava una farfalla. Le aste erano in plastica colorata color caramello e avvolgevano discretamente l’incarnato senza essere invadenti.
Elisa lo aveva guardato e per un attimo c’era stato qualcosa, i suoi occhi, filtrati dalle lenti a specchio sfumate, avevano avuto un luccichio o almeno così gli era sembrato.
Mentre stava per prendere la parola e dire qualcosa si era sentito un trambusto improvviso provenire dalla semi oscurità del locale. Dall’ombra era apparso il corpo e la faccia del Venzi, loro lo avevano guardato quasi inorriditi non sapendo che dire. Lui invece, passata la prima impressione interrogativa si era aperto in un bel sorriso.
-    E voi due, chi si rivede, il gatto e la volpe! –
Si erano guardati reciprocamente senza saper che dire, poi a Stefano era venuto il colpo di genio, per togliersi dall'impasse e proseguire per la loro strada.
-    Abbiamo pranzato alla Trattoria qui dietro, facevamo due passi e abbiamo visto tua moglie, Elisa volevo dire, e siccome stavamo parlando di fare un regalo a mia moglie volevamo chiederle dove aveva acquistato quei meravigliosi occhiali da sole di Tiffany, mi piacerebbe regalarne un paio uguale alla mia signora -
Elisa era rimasta impassibile e non si capiva se il suo contenimento era per l’imbarazzo della bugia inventata lì per lì o l’aveva sorpresa il motivo che li aveva spinti ad avvicinarla.
-    Ma certo, io compro sempre sullo shop on line www.quivedo.com questo modello è una novità l’ho acquistato una settimana fa! –
-    Fantastico, davvero bellissimi, mi sai dire anche il codice così me lo segno e vado stasera stessa a comprarli -
-    Il modello è un occhiale Tiffany TF 3069, io ho scelto la nuance caramello ma ce ne sono tante altre! –
-    Perfetto! Grazie mille, ci vediamo presto, buon lavoro! –
Mentre quasi fuggivano a passo sostenuto, Stefano aveva subito inveito a denti stretti
-    Era cosa certa che si erano mollati e lei abitava da sola! Quella vipera biforcuta e mia moglie che crede a tutto! –
-    La prossima volta direi di cambiare Ristornate –
-     Direi propri di sì –
Avevano riso e si erano diretti verso casa.

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