Gli Occhiali da vista       [Quivedo Stories #7]

I caratteri sulla Lim le apparivano confusi. Era stato un periodo intenso. Doveva recuperare un esame non andato bene e prepararne un altro nuovo, inoltre continuava a dare ripetizioni e a lavorare il weekend nel Bar di sua zia. Era al secondo anno della facoltà di Lingue Orientali e lo studio la impegnava notevolmente. Si era accorta di non vederci più bene da circa un annetto ma all’inizio aveva sottovalutato la cosa visto che ancora riusciva bene o male a cavarsela in aula. Il suo amico storico Gianni era sempre in prima linea a quasi tutte le lezioni e se rimaneva indietro in qualche passaggio era sempre pronto a fornirgli il pezzo mancante della spiegazione. Ma si era resa conto che non era solo un fatto dovuto alla stanchezza quando aveva dovuto avvicinare di molto i libri perché non riusciva più a leggere.

-         Sei diventata miope amica mia! –

Gianni aveva liquidato la questione in pochissimo tempo. Lui che portava gli occhiali da quando lo aveva conosciuto non aveva dubbi, gli era calata la vista e adesso doveva mettersi gli occhiali da vista.

-         Io proprio non riesco a vedermi con un paio di occhiali sopra il naso! – aveva esordito

-         Invece sopra le orecchie sì? – Aveva scherzato Gianni

-         Ma dai smettila di fare lo scemo, il fatto è che proprio io non riesco a immaginarmi con gli occhiali, mi darebbero fastidio, non sopporto di appoggiare niente sul mio viso, lo so che sembro sciocca ma ti giuro che è così –

 Gianni l’aveva guardata sornione e poi aveva esclamato

-         Fai come vuoi, ma prima o poi dovrai andare a fare una visita dall’oculista, anche perché è già da molto tempo che fai finta che non ci sia nessun problema e rischi che ti peggiori sempre di più –

Gianni aveva ragione. Non poteva continuare a fare finta di niente solo perché non ne accettava l’idea, doveva prendere appuntamento da un oculista e fare una visita.

Aveva chiamato uno studio suggeritogli sempre da Gianni che era un vero veterano in fatto di occhiali da vista. Da quando aveva scoperto di essere miope alle elementari sua madre lo aveva fatto visitare da tantissimi specialisti, sperando sempre in qualche pozione magica che risolvesse la cosa. Era comunque oramai da diversi anni che il loro oculista di fiducia era lo studio M.  Aveva chiamato e preso appuntamento per la settimana dopo.

Il giorno dell’appuntamento una signorina gentilissima e carina l’aveva accolta nella sala d’attesa. Le pareti dello studio erano colorate e piene di fotografie. L’aveva colpita in particolare una foto in cui appariva una bambina che imitava una professoressa a scuola dietro la scrivania. Puntava verso lo spettatore una matita e indossava un paio di grandi occhiali da vista con montatura nera. Era sicuramente un’icona classica del nostro immaginario comune, il secchione e chi studiava molto doveva per forza portare degli occhiali da vista. Forse era anche per questo che opponeva resistenza all’idea di mettersi gli occhiali da vista, si rendeva conto che era solo un cliché ma aveva qualche reticenza perché non voleva essere collocata in una tipologia di persone, come se il fatto di indossare delle lenti potesse modificare l’immagine che gli altri avevano di lei.

-         Signorina lei possiede una leggera miopia, probabilmente dovuta al fatto che è molto impegnata nello studio. E’ comunque necessario che provveda subito a utilizzare delle lenti correttive per intervenire ed evitare che peggiori ulteriormente –

Era uscita dallo studio con tutta la documentazione che il dottore le aveva rilasciato, il passo suggestivo era trovare gli occhiali da vista giusti per lei!

Si era rivolta ancora a Gianni come suo fornitore ufficiale rispetto all’argomento occhiali da vista.

-         Io ti consiglio di scegliere il modello sullo shop on line di occhiali da vista Quivedo e poi di andare a farti montare le lenti da un ottico di fiducia. Io sono un cliente molto affezionato ho comprato un sacco di montature bellissime, cè una scelta vastissima, divisa per tipologia e per brand, sono sicuro che troverai anche tu quello adatto a te! –

La sera si era messa a cercare sullo shop Quivedo i vari modelli. La scelta era davvero ampia, poteva scegliere in base alla forma gli di occhiali da vista che desiderava e filtrare così i diversi modelli. Finalmente aveva trovato l’occhiale perfetto per lei. Un occhiale da vista Persol con un’anima vintage, la forma era leggermente arrotondata e la montatura era leggera, ideale per lei che desiderava un modello che non definisse in modo marcato i suoi lineamenti.

Gianni sedeva in prima fila alla lezione di cinese, lei gli era scivolata di fianco e gli si era messa di lato. Gli occhiali da vista Persol le donavano un’aria diversa ma non sapeva definire in che senso, si sentiva bene e non provava la minima sensazione di disagio, era tutto uguale a prima.

Gianni l’aveva guardata e poi sorridendo le aveva detto

-         Visto che adesso ci vedi bene e non sei una secchiona come me puoi andare anche in ultima fila! –

La sua natura non era stata minimamente intaccata  J

                                                                                                                                                             

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